LECCE - Lunedì 6 Giugno, alle ore 16:00, nella sala convegni del museo “S. Castromediano” ( viale Gallipoli 38), prenderà avvio la Giornata Nazionale della Microfinanza in Puglia sul tema “Microfinanza e Fondi Strutturali 2014-2020: Inclusione, Coesione e Sviluppo”. Il dibattito sarà moderato da Nello Tuorto, direttore generale di Finetica, organizzazione non lucrativa da anni impegnata nella prevenzione dei fenomeni dell’usura e dell’esclusione economica e sociale, attraverso l’impiego del microcredito quale strumento finanziario di integrazione, inclusione e sviluppo, tanto più se corredato da specifici servizi di assistenza e di accompagnamento nei confronti di quei “soggetti più deboli” della comunità, spesso emarginati, con problemi di indebitamento o di difficoltà finanziarie, e pertanto a rischio di diventare vittime degli usurai.
La giornata è stata organizzata dalla Onlus Finetica, dalla Rete Italiana di Microfinanza (RITMI) e dall’Associazione Nazionale Studio Problemi Credito (ANSPC), nell’ambito di una comune e condivisa visione del microcredito e della microfinanza, che è sfociata nella pubblicazione di un Manifesto laddove, dice Ercole Pellicanò, presidente dell’ANSPC: «Bisogna capire cosa non ha funzionato nella fase di attuazione all’articolo 111 del TUB, ad impedire l’affermarsi della figura dell’operatore di microcredito. Sarebbe dovuta essere un’importante occasione per moltiplicare ed estendere l’offerta di servizi finanziari inclusivi sull’intero territorio nazionale. Solo un’offerta di prossimità, professionalmente capace e socialmente sensibile, consentirà di dare risposte a un’enorme domanda di credito attualmente insoddisfatta».
Giampietro Pizzo, presidente di RITMI, ribadisce: «Sarebbe opportuno promuovere e rendere effettiva in tempi certi una legislazione specifica sul microcredito. L’importanza assegnata a questo strumento finanziario da numerose istituzioni regionali e locali, da una vasta rete associativa e dal vitale tessuto di microimprese e imprese sociali presenti nei territori italiani, richiede un’attenzione e un supporto esplicito e mirato da parte delle Autorità nazionali competenti, in primis dal Parlamento».
Mentre Nello Tuorto, presidente e direttore generale di Finetica Onlus, sostiene: «Le ingenti risorse comunitarie messe a disposizione nel periodo di programmazione 2014-2020 attraverso strumenti di microfinanza, costituiscono un’opportunità unica, da non disperdere. Per questo occorre formulare programmi nazionali e regionali di alto profilo, basati sulla fattiva collaborazione tra le istituzioni pubbliche preposte e gli operatori di microcredito presenti sul territorio, un’azione coordinata che consenta lo sviluppo di un’offerta permanente di servizi finanziari e non finanziari inclusivi, destinati a un crescente numero di persone (giovani, donne, persone in difficoltà economica) che attualmente non trovano adeguata attenzione da parte degli strumenti finanziari ordinari»
Il convegno sarà introdotto da Romolo Valzano, responsabile in provincia di Lecce di Finetica Onlus; Michele Gravina, responsabile Area Sud di Banca Popolare Etica; Federico Motta, responsabile commerciale di TerFinance; don Attilio Mesagne, direttore della Caritas diocesana di Lecce; Giorgio Centurelli, esperto nazionale di fondi Strutturali.
È proprio Romolo Valzano di Finetica Lecce a evidenziare come, in conseguenza dell’esclusione finanziaria di migliaia di famiglie, soprattutto al Sud, «si sta assistendo all’attuazione di un cambiamento radicale delle strategie operative delle organizzazioni usuraie, che sempre di più, per mitigare i rischi della denuncia, tendono a orientarsi verso i cd “nanoprestiti” (<2.500 euro), erogati a persone con l’applicazione di interessi dal 10 al 20% al mese (120-240% all’anno), approfittando del fatto che né le banche, né le finanziarie, trovano generalmente conveniente trattare quel “taglio di prestiti” a tassi legali».
Federico Motta di TerFinance, spiega a questo punto come «insieme a Finetica e Banca Etica, con la supervisione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, si stia trovando il modo per continuare la sperimentazione avviata nel 2015 di uno specifico prodotto finanziario denominato “nanoprestito” (<2.500 euro), da allargare a un ambito più ampio del territorio meridionale d’Italia, al fine di fronteggiare questo specifico e dilagante fenomeno usuraio che colpisce migliaia di persone e famiglie disagiate, che vengono sistematicamente escluse dalla possibilità di accedere al credito ufficiale».
Quindi un’introduzione tenuta da istituzioni, banche, associazioni e operatori del settore, a tentar di focalizzare, in un’auspicabile convergenza di punti di vista per certi aspetti anche molto diversi tra loro, il grave disagio e le enormi difficoltà nell’accesso al credito da parte di una fascia sempre più ampia di popolazione, in conseguenza dell’irrigidimento progressivamente crescente dei criteri di valutazione del merito creditizio da parte del Sistema finanziario. «La giornata - conclude Nello Tuorto - vuole essere un momento di riflessione e di confronto tra diversi stakeholders del settore, pur sempre nel tentativo, di ricercare insieme le soluzioni migliori per corrispondere ai diffusi ed insoddisfatti bisogni di accesso a “piccoli prestiti”, da parte di un numero sempre maggiore di imprese, famiglie e persone, fortemente a rischio di esclusione finanziaria e sociale, o, peggio ancora, di diventar vittime dell’usura e del racket, tanto più nelle regioni meridionali del nostro Paese».
Dopo l’introduzione a più voci, sono previsti gli interventi di Anna Cammalleri, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia; Salvatore Negro, assessore al Welfare della Regione Puglia; Loredana Capone, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia; Santi Giuffré, commissario straordinario del Governo Antiracket Antiusura; Mario Baccini, oresidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito.
La giornata è stata organizzata dalla Onlus Finetica, dalla Rete Italiana di Microfinanza (RITMI) e dall’Associazione Nazionale Studio Problemi Credito (ANSPC), nell’ambito di una comune e condivisa visione del microcredito e della microfinanza, che è sfociata nella pubblicazione di un Manifesto laddove, dice Ercole Pellicanò, presidente dell’ANSPC: «Bisogna capire cosa non ha funzionato nella fase di attuazione all’articolo 111 del TUB, ad impedire l’affermarsi della figura dell’operatore di microcredito. Sarebbe dovuta essere un’importante occasione per moltiplicare ed estendere l’offerta di servizi finanziari inclusivi sull’intero territorio nazionale. Solo un’offerta di prossimità, professionalmente capace e socialmente sensibile, consentirà di dare risposte a un’enorme domanda di credito attualmente insoddisfatta».
Giampietro Pizzo, presidente di RITMI, ribadisce: «Sarebbe opportuno promuovere e rendere effettiva in tempi certi una legislazione specifica sul microcredito. L’importanza assegnata a questo strumento finanziario da numerose istituzioni regionali e locali, da una vasta rete associativa e dal vitale tessuto di microimprese e imprese sociali presenti nei territori italiani, richiede un’attenzione e un supporto esplicito e mirato da parte delle Autorità nazionali competenti, in primis dal Parlamento».
Mentre Nello Tuorto, presidente e direttore generale di Finetica Onlus, sostiene: «Le ingenti risorse comunitarie messe a disposizione nel periodo di programmazione 2014-2020 attraverso strumenti di microfinanza, costituiscono un’opportunità unica, da non disperdere. Per questo occorre formulare programmi nazionali e regionali di alto profilo, basati sulla fattiva collaborazione tra le istituzioni pubbliche preposte e gli operatori di microcredito presenti sul territorio, un’azione coordinata che consenta lo sviluppo di un’offerta permanente di servizi finanziari e non finanziari inclusivi, destinati a un crescente numero di persone (giovani, donne, persone in difficoltà economica) che attualmente non trovano adeguata attenzione da parte degli strumenti finanziari ordinari»
Il convegno sarà introdotto da Romolo Valzano, responsabile in provincia di Lecce di Finetica Onlus; Michele Gravina, responsabile Area Sud di Banca Popolare Etica; Federico Motta, responsabile commerciale di TerFinance; don Attilio Mesagne, direttore della Caritas diocesana di Lecce; Giorgio Centurelli, esperto nazionale di fondi Strutturali.
È proprio Romolo Valzano di Finetica Lecce a evidenziare come, in conseguenza dell’esclusione finanziaria di migliaia di famiglie, soprattutto al Sud, «si sta assistendo all’attuazione di un cambiamento radicale delle strategie operative delle organizzazioni usuraie, che sempre di più, per mitigare i rischi della denuncia, tendono a orientarsi verso i cd “nanoprestiti” (<2.500 euro), erogati a persone con l’applicazione di interessi dal 10 al 20% al mese (120-240% all’anno), approfittando del fatto che né le banche, né le finanziarie, trovano generalmente conveniente trattare quel “taglio di prestiti” a tassi legali».
Federico Motta di TerFinance, spiega a questo punto come «insieme a Finetica e Banca Etica, con la supervisione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, si stia trovando il modo per continuare la sperimentazione avviata nel 2015 di uno specifico prodotto finanziario denominato “nanoprestito” (<2.500 euro), da allargare a un ambito più ampio del territorio meridionale d’Italia, al fine di fronteggiare questo specifico e dilagante fenomeno usuraio che colpisce migliaia di persone e famiglie disagiate, che vengono sistematicamente escluse dalla possibilità di accedere al credito ufficiale».
Quindi un’introduzione tenuta da istituzioni, banche, associazioni e operatori del settore, a tentar di focalizzare, in un’auspicabile convergenza di punti di vista per certi aspetti anche molto diversi tra loro, il grave disagio e le enormi difficoltà nell’accesso al credito da parte di una fascia sempre più ampia di popolazione, in conseguenza dell’irrigidimento progressivamente crescente dei criteri di valutazione del merito creditizio da parte del Sistema finanziario. «La giornata - conclude Nello Tuorto - vuole essere un momento di riflessione e di confronto tra diversi stakeholders del settore, pur sempre nel tentativo, di ricercare insieme le soluzioni migliori per corrispondere ai diffusi ed insoddisfatti bisogni di accesso a “piccoli prestiti”, da parte di un numero sempre maggiore di imprese, famiglie e persone, fortemente a rischio di esclusione finanziaria e sociale, o, peggio ancora, di diventar vittime dell’usura e del racket, tanto più nelle regioni meridionali del nostro Paese».
Dopo l’introduzione a più voci, sono previsti gli interventi di Anna Cammalleri, direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia; Salvatore Negro, assessore al Welfare della Regione Puglia; Loredana Capone, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia; Santi Giuffré, commissario straordinario del Governo Antiracket Antiusura; Mario Baccini, oresidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito.
Sono stati invitati a portare i Saluti Istituzionali:
Michele Emiliano, Presidente della Regione Puglia*
Paolo Perrone, Sindaco di Lecce
Claudio Palomba, Prefetto di Lecce*
Antonio Gabellone, Presidente Provincia di Lecce
Alfredo Prete, Presidente Camera di Commercio di Lecce*
Domenico Umberto D’Ambrosio, Arcivescovo di Lecce*
(*) in attesa di conferma
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