“Lungo la via Egnatia” è il titolo della mostra fotografica e del seminario interdisciplinare in programma oggi e domani, 24 e 25 febbraio 2016, presso il Rettorato dell’Università del Salento. Ha ripercorso il tracciato albanese della “Via Egnatia” con mezzi diversi, a piedi, con fuoristrada, a dorso di mulo, per riscoprire l’antico tracciato costruito dai Romani che da Brindisi si spingeva nel cuore dei Balcani fino a raggiungere Bisanzio.
È il professore Mario De Matteis, originario di San Pietro Vernotico, ma residente per molti anni nel cuore più profondo della Germania, dove è stato docente ordinario di Filologia Romanza presso l’Università di Bochum. Il pensionamento non ha però rallentato il suo attivismo: qualche anno fa ha avuto un incarico in diverse università albanesi per l’insegnamento della lingua tedesca, e vivendo lì si è appassionato all’antica cultura locale.
Oggi pomeriggio, 24 febbraio 2016, appunto presso il Rettorato (piazza Tancredi 7, Lecce), alle ore 17, verrà proposta la mostra fotografica con la quale il professor De Matteis ha documentato la sua spedizione. Domani, 25 febbraio, nella stessa sede si terrà un seminario internazionale a carattere interdisciplinare con la presenza di numerosi studiosi che affronteranno i vari aspetti connessi all’importanza storica e culturale avuta dalla via Egnatia per un lungo periodo.
«Costruita a partire dal 148 a.C., per iniziativa del proconsole Cn. Egnatius, da cui prese il nome, la via Egnatia è stata una delle principali arterie stradali del mondo romano», spiegano gli organizzatori, i professori Monica Genesin e Gianluca Tagliamonte, «Lungo il suo percorso si sono incrociati uomini e idee, le sue tappe sono divenute altrettanti nodi di una rete che ha contribuito allo sviluppo della cultura e dell’identità europea».
Tra i vari interventi, quello di carattere storico-archeologico di Michele Fasolo (Archeomatica), sull’importanza della Via Egnatia per costruire i Balcani della nuova Europa; di Guido Ceraudo (Università del Salento) sulla viabilità romana in Puglia; di ambito linguistico-culturale di Thede Kahl (Università di Jena) e di Joachim Matzinger (Vienna) sulla latinità balcanica. Alcuni aspetti di carattere giuridico saranno trattati da Francesca Lamberti (Università del Salento), mentre Anna Trono (Università del Salento) affronterà il tema degli itinerari culturali come occasione di sviluppo regionale. Chiuderà il seminario la presentazione del docu-film “Radio Egnatia” (Italia, 2008) del regista pugliese Davide Barletti, curato da Marcello Aprile (Università del Salento).
È il professore Mario De Matteis, originario di San Pietro Vernotico, ma residente per molti anni nel cuore più profondo della Germania, dove è stato docente ordinario di Filologia Romanza presso l’Università di Bochum. Il pensionamento non ha però rallentato il suo attivismo: qualche anno fa ha avuto un incarico in diverse università albanesi per l’insegnamento della lingua tedesca, e vivendo lì si è appassionato all’antica cultura locale.
Oggi pomeriggio, 24 febbraio 2016, appunto presso il Rettorato (piazza Tancredi 7, Lecce), alle ore 17, verrà proposta la mostra fotografica con la quale il professor De Matteis ha documentato la sua spedizione. Domani, 25 febbraio, nella stessa sede si terrà un seminario internazionale a carattere interdisciplinare con la presenza di numerosi studiosi che affronteranno i vari aspetti connessi all’importanza storica e culturale avuta dalla via Egnatia per un lungo periodo.
«Costruita a partire dal 148 a.C., per iniziativa del proconsole Cn. Egnatius, da cui prese il nome, la via Egnatia è stata una delle principali arterie stradali del mondo romano», spiegano gli organizzatori, i professori Monica Genesin e Gianluca Tagliamonte, «Lungo il suo percorso si sono incrociati uomini e idee, le sue tappe sono divenute altrettanti nodi di una rete che ha contribuito allo sviluppo della cultura e dell’identità europea».
Tra i vari interventi, quello di carattere storico-archeologico di Michele Fasolo (Archeomatica), sull’importanza della Via Egnatia per costruire i Balcani della nuova Europa; di Guido Ceraudo (Università del Salento) sulla viabilità romana in Puglia; di ambito linguistico-culturale di Thede Kahl (Università di Jena) e di Joachim Matzinger (Vienna) sulla latinità balcanica. Alcuni aspetti di carattere giuridico saranno trattati da Francesca Lamberti (Università del Salento), mentre Anna Trono (Università del Salento) affronterà il tema degli itinerari culturali come occasione di sviluppo regionale. Chiuderà il seminario la presentazione del docu-film “Radio Egnatia” (Italia, 2008) del regista pugliese Davide Barletti, curato da Marcello Aprile (Università del Salento).
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