BARI - Dare massimo risalto a patologie che non possono più essere definite di “nicchia”. Ma anche affinare la diagnosi e incrementare le sinergie.
Parte da queste premesse il “Primo meeting congiunto degli IRCCS pubblici della regione Puglia”, con avvio oggi presso l’Istituto di ricerca “De Bellis” di Castellana Grotte, per accendere i riflettori sulle recenti acquisizioni in campo gastroenterologico, e prosieguo domani e dopodomani al “Giovanni Paolo II” di Bari, nell’intento di sciogliere i nodi sulle nuove sfide dell’oncologia relativamente ai tumori rari.
Obiettivo dichiarato dai due Istituti: lavorare in rete al fine di migliorare la qualità delle prestazioni assistenziali e condividere la conoscenza sul tema.
Del resto, per far fronte a quelle che un tempo erano neoplasie orfane di diagnosi e cura, ora in progressivo incremento, l’Oncologico di via Orazio Flacco ha inaugurato un anno fa il “Centro regionale per la ricerca e la cura dei tumori rari” dedicato a Maria Ruggieri e guidato dal dottor Michele Guida, responsabile del Centro. Un percorso durato anni, tra sensibilizzazione e convegni tematici in collaborazione con l’associazione onlus “Maria Ruggieri” per la Ricerca su Angiosarcoma e Tumori rari di Terlizzi, diventato ora una opportunità per i pazienti e motivo d’orgoglio per il Direttore Generale Antonio Delvino, impegnato a garantire l’eccellenza nell’offerta sanitaria e l’umanizzazione della medicina; segno tangibile di un più semplice orientamento nell’ambito delle malattie che possono insorgere in qualunque organo e sistema, rappresentando globalmente circa il 20 per cento di tutti i tumori.
Di fronte alla diagnosi di tumore raro le incognite si moltiplicano. E allora, nel solco della mission del Centro, il convegno proverà a dare una risposta allo smarrimento di pazienti e familiari dinanzi a patologie non facili da diagnosticare e curare, considerato che le aziende farmaceutiche hanno scarso interesse a investire in ricerca e in sviluppo di nuovi farmaci da somministrare complessivamente a poche migliaia di ammalati.
La tre giorni rivolta a pazienti e associazioni oltre che al personale medico e paramedico, sarà un viaggio di conoscenza a tutto tondo sulle varie categorie di tumori rari, con la partecipazione dei maggiori esperti nazionali. Questo primo evento congiunto sposa anche le scelte politiche regionali di costruire una rete oncologica pugliese e rappresenta un nuovo modello di aggiornamento ed approfondimento per medici e ricercatori.
Parte da queste premesse il “Primo meeting congiunto degli IRCCS pubblici della regione Puglia”, con avvio oggi presso l’Istituto di ricerca “De Bellis” di Castellana Grotte, per accendere i riflettori sulle recenti acquisizioni in campo gastroenterologico, e prosieguo domani e dopodomani al “Giovanni Paolo II” di Bari, nell’intento di sciogliere i nodi sulle nuove sfide dell’oncologia relativamente ai tumori rari.
Obiettivo dichiarato dai due Istituti: lavorare in rete al fine di migliorare la qualità delle prestazioni assistenziali e condividere la conoscenza sul tema.
Del resto, per far fronte a quelle che un tempo erano neoplasie orfane di diagnosi e cura, ora in progressivo incremento, l’Oncologico di via Orazio Flacco ha inaugurato un anno fa il “Centro regionale per la ricerca e la cura dei tumori rari” dedicato a Maria Ruggieri e guidato dal dottor Michele Guida, responsabile del Centro. Un percorso durato anni, tra sensibilizzazione e convegni tematici in collaborazione con l’associazione onlus “Maria Ruggieri” per la Ricerca su Angiosarcoma e Tumori rari di Terlizzi, diventato ora una opportunità per i pazienti e motivo d’orgoglio per il Direttore Generale Antonio Delvino, impegnato a garantire l’eccellenza nell’offerta sanitaria e l’umanizzazione della medicina; segno tangibile di un più semplice orientamento nell’ambito delle malattie che possono insorgere in qualunque organo e sistema, rappresentando globalmente circa il 20 per cento di tutti i tumori.
Di fronte alla diagnosi di tumore raro le incognite si moltiplicano. E allora, nel solco della mission del Centro, il convegno proverà a dare una risposta allo smarrimento di pazienti e familiari dinanzi a patologie non facili da diagnosticare e curare, considerato che le aziende farmaceutiche hanno scarso interesse a investire in ricerca e in sviluppo di nuovi farmaci da somministrare complessivamente a poche migliaia di ammalati.
La tre giorni rivolta a pazienti e associazioni oltre che al personale medico e paramedico, sarà un viaggio di conoscenza a tutto tondo sulle varie categorie di tumori rari, con la partecipazione dei maggiori esperti nazionali. Questo primo evento congiunto sposa anche le scelte politiche regionali di costruire una rete oncologica pugliese e rappresenta un nuovo modello di aggiornamento ed approfondimento per medici e ricercatori.
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