Ne parleremo domani mercoledì 11 aprile presso l’aula Minerva dell’IIS Marco Polo di Bari in V.le Bartolo n. 4 con il Segr. gen. nazionale della FLC CGIL, Francesco Sinopoli, la segr. gen. della FIOM Francesca Re David, il segretario nazionale della CGIL Giuseppe Massafra, il segretario nazionale della FLC CGIL Gigi Caramia e il segretario generale della CGIL Puglia Pino Gesmundo, l'assessore regionale al lavoro e alla formazione Sebastiano Leo, il SG FLC CGIL Puglia Claudio Menga
La FLC CGIL ha sempre denunciato l’idea di alternanza scuola-lavoro così come è stata codificata nella legge 107/15 osteggiandone innanzitutto l’imposizione di un numero minimo di ore di formazione da svolgere in alternanza unitamente alla possibilità di svolgimento nei periodi di sospensione dell’attività didattica.
Questa idea di alternanza risulta funzionale al più generale tentativo di aziendalizzazione dell’istruzione, metodicamente perseguito dalla legge 107, e mira ad una formazione in cui il conseguimento di competenze spendibili nel mercato del lavoro sia anteposto al conseguimento di competenze culturali utili ad assumere un ruolo di inserimento attivo e criticamente orientato nel mondo della cittadinanza attiva.
Per questo motivo la FLC CGIL chiede che siano cancellate le norme che regolano la quantificazione precisa delle ora da svolgere obbligatoriamente in alternanza, le norme che hanno introdotto la valutazione dell’alternanza scuola lavoro negli esami di stato e le norme del Jobs Act che forzano l’alternanza scuola-lavoro in direzione dell’apprendistato.
Di contro la FLC CGIL rivendica, in piena coerenza con la campagna referendaria condotta nel 2016 anche sulle tematiche dell’alternanza, la totale gratuità dei percorsi di alternanza per le famiglie e il coinvolgimento a pieno titolo dei collegi dei docenti nella progettazione autonoma dei percorsi di alternanza scuola lavoro.
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