mercoledì 13 aprile 2016

Convegno "Le prospettive del sistema fiscale: dall’attuazione della delega ai futuri interventi normativi"

di Redazione - Dopo una campagna se non denigratoria quantomeno squalificante della figura del Dottore Commercialista che affonda le proprie radici nelle “lenzuolate” del 2006 passando poi per l’abolizione della tariffa professionale, ha fatto seguito l’adozione di parametri giudiziali per la determinazione dei compensi/parametri che se per le altre professioni dell’area giuridico-economica (Notai e Avvocati) restituiscono dalla loro applicazione compensi quanto meno dignitosi, ai dottori commercialisti riservano invece per esempio un compenso di ben 52,50 euro per tutte le attività svolte in merito alla costituzione di una srl offendendone la dignità professionale e negando il diritto ad un equo compenso.
Adesso sopraggiungono richieste di aiuto per “il bene del Paese” alla categoria, prima da parte dell’AF per uscire dal pantano in cui si è cacciata con l’operazione 730 pre-”complicato” in merito alla trasmissione dei dati relativi al sistema Tessera Sanitaria, poi anche da parte del dott. Raffaele Cantone alla guida dell’Anticorruzione il quale ci dice che dobbiamo educare i nostri clienti a pagare le tasse (come se già non lo facessimo !).

Non sono passate inosservate le tante dichiarazioni pubbliche arrivate da più fronti sul "successo" del 730 precompilato ed ora anche del modello Unico. I dati presenti nelle dichiarazioni precompilate non si stanno materializzando da soli ma arrivano all'amministrazione finanziaria grazie all'instancabile lavoro dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili che con indicibile spirito di servizio stanno mettendo a disposizione della collettività, il proprio lavoro, la propria professionalità e la propria organizzazione di mezzi e persone. Mai però un riconoscimento né economico e né morale è stato indirizzato alla categoria dei Commercialisti per l'imponente lavoro svolto. Lavoro, questo, svolto ad unico beneficio dell'Agenzia delle Entrate e che i nostri piccoli clienti, già oberati dalla pressione fiscale (e spaventati dal ”lato oscuro dell'accertamento” utilizzando un espressione certamente non nostra) molto difficilmente sono disposti a retribuire ai professionisti (che di conseguenza hanno lavorato gratis per conto dell'Amministrazione Finanziaria).

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